Broker e market maker: differenze e vantaggi
Differenza tra broker e market maker
Cadere in confusione quando pariamo di broker e market maker è piuttosto facile, come in genere accade a tutti i neofiti che si muovo nell’ambito degli strumenti finanziari. Vediamo allora di fare chiarezza su queste due nozioni e le relative differenze.
I broker appartengono a due categorie: ECN (Electronic Communications Network); Market Maker. Nel primo caso (ECN) abbiamo strumenti che si incaricano di un’attività di intermediazione: ottengono l’ordine dal cliente e individuano sul mercato un altro trader che intenda aprire una posizione contraria.
I profitti dei broker ECN sono il frutto delle commissioni applicate su ogni trade e di altre eventuali spese o commissioni (gestione del conto, prelievi eccetera). Diverso è il profilo che descrive i market maker.
I market maker rappresentano la controparte nei confronti del trader. In termini concreti accettano il trade aprendo la posizione contraria. Sono una sorta di banco per il trader: se questo guadagna dalla sua posizione, il market maker perde, mentre in caso contrario a perdere è il trader.
Questa cosa non esclude che anche gli ECN possano scegliere, per alcune operazioni, di intervenire da market maker, ad esempio quando sono convinti che aprire la posizione contraria risulti più conveniente che individuare la controparte sul mercato.
Broker ECN e market maker nelle opzioni binarie
Tra i broker forex alcuni operano come market maker, altri come ECN. Nel campo delle opzioni binarie, invece, raramente i broker possono operare da ECN. Il perché è da individuare nella natura stessa delle opzioni binarie: queste infatti non sono altro che un contratto che permette di assumere una scelta sull’andamento di un titolo, ma l’opzione non costituisce in sé stessa un titolo.
I broker di opzioni binarie non possono accedere sul mercato e individuare una controparte perché non vi è alcun mercato. L’unico ruolo che possono assumere è quindi quello di controparte.
Con l’acquisto di una opzione binaria il trader realizza una scommessa contro il broker, che quindi interpreta il ruolo di market maker. È grazie a questo tipo di logica che si ha l’opportuna di conseguire rendimenti del 70-85%. Tradotto in altre parole i broker di opzioni binarie realizzeranno un profitto con le perdite dei loro clienti.
Un broker produce un profitto a condizione che almeno il 50% delle posizioni di un trader scadano in perdita. I guadagni dei broker sono quindi il frutto di un calcolo delle probabilità che ha per oggetto gli interventi degli investitori.